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Carie dei denti decidui: curarle sì o no?

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 Ecco la domanda che tanti genitori mi pongono: quei grossi buchi neri sui denti da latte del mio bambino, è proprio necessario curarli? Non devono cadere? Non è meglio toglierli direttamente? E se li lasciamo così? Ogni volta che sento rivolgermi queste domande, me ne vengono in mente delle altre, ad esempio: 1. Se non curiamo i denti da latte, pensi che non faranno male proprio come i denti permanenti? 2. Se quei dentini cadono fisiologicamente ad una certa età, non possiamo toglierli prima del tempo, perchè il dentino "di ricambio" non è ancora formato, quindi come mangerà questo povero bambino? Gli mettiamo già delle protesi? 3. Trascurare il problema oggi, non credi che significhi solo doverlo affrontare domani ingigantito? Bene, adesso che ti ho fatto queste domande, spero di aver suscitato il tuo spirito critico e ti spiegherò tecnicamente perchè una carie di un dente da latte va sempre trattata. 1. Dolore: non c'è niente di più commovente di vedere un bambino che

La digestione parte dalla bocca

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Se soffri di pancia gonfia e disturbi digestivi, la causa potrebbe risiedere nella scarsa capacità masticatoria, cioè nella tua bocca. Avere una performance masticatoria scarsa può essere fortemente invalidante.  Pensa: come potrebbe masticare una persona cui mancano uno o più denti?  Nella stessa maniera in cui mastica una persona che i denti li possiede tutti?  O ancora, se a causa di una malocclusione con denti malposizionati, tutti i denti non combaciano in occlusione, quella persona potrà masticare i cibi o sarà costretta a deglutirli non processati o solo parzialmente processati? Lo stomaco dovrà sobbarcarsi anche il lavoro dei denti. Chiunque può comprendere come una bocca non in salute non permette all'intero sistema digestivo di funzionare correttamente.  Spesso non è difficile comprendere se la bocca non è perfettamente funzionante, ma talvolta il problema esiste, non viene riconosciuto in tempo, si aggrava e il trattamento diventa tardivo e complicato. Per questo noi den

Ipnosi e sedazione cosciente in odontoiatria

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Le cure odontoiatriche fanno ancora paura? A Francesca si.  Lei è una simpatica e solare ragazza di 20 anni che ho conosciuto per la prima volta 7 giorni fa. Ha prenotato con me una visita, invogliata dal mio curriculum, perché -dice- che fra tanti dottori tra cui scegliere, il mio viso le ispirava più fiducia e in più l'ha rassicurata il fatto che io abbia lavorato per tanti anni nei reparti ospedalieri pediatrici. Mi confessa di non essere mai più andata dal dentista da quando era bambina, perché è rimasta traumatizzata da un dottore che le ha tolto un dente senza anestesia. Potrebbe sembrare una banalità? Niente affatto. È proprio così: un singolo evento, vissuto ad alta intensità, è capace di segnarci per molto tempo, finché non subentra un altro evento a destrutturare quel ricordo e a costruirne uno nuovo.  Ho cercato di metterla a suo agio. Abbiamo chiacchierato del più e del meno, ci siamo prese del tempo insieme e non è stato difficile perché è una ragazza molto comunicativ

Odontoiatria digitale

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Salire su un treno ad alta velocità, volare sopra l'oceano, automatizzare il lavoro umano sono segni tangibili del progresso umano. Ciò ha toccato anche l'odontoiatria: oggi si pratica odontoiatria con strumenti, mezzi e tecnologie per qualcuno impensabili fino a 20 anni fa. Oggi l'odontoiatria è digitale: l'odontoiatra spiega la diagnosi e formula una terapia non più solamente raccontando o mostrando una radiografia, (spesso poco comprensibile al paziente). Odontoiatria digitale significa che il paziente può visualizzare la propria bocca in 3 dimensioni in tempo reale, l'odontoiatra può condividere in anteprima il risultato finale della terapia odontoiatrica che propone, mostrando già la foto del viso del paziente con il suo nuovo sorriso, il paziente può spiegare indicando sullo schermo del pc cosa desidera cambiare ed arrivare insieme alla/al propri* dentista al risultato desiderato. Si azzera il rischio di restare delusi. Anche il semplice atto di rilevare un

Sbiancamento dentale: ma fa male?

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  Oggi una mia paziente mi ha chiesto: "Ma è vero che sbiancare i denti fa male?". La mia risposta è: "Dipende".  Da cosa? Da chi lo dice! Se ti affidi a divulgatori NON odontoiatri che ti consigliano di sbiancare i denti con metodi casalinghi fai da te a costo 0, la mia risposta è: si, sbiancare i denti così fa male. Ma se invece ti affidi a professionisti del settore dentale che hanno esperienza decennale e che si basano su evidenze scientifiche validate, la mia risposta è:  NO, SBIANCARE I DENTI CON I PROTOCOLLI CHE SI ADOTTANO NELLO STUDIO ODONTOIATRICO NON SOLO NON FA MALE MA è LA COSA PIù SICURA E PIù BELLA CHE TU POSSA FARE AL TUO SORRISO. Ovviamente non tutti possono sbiancare i denti: CHIEDI UN CONSULTO PER SAPERE SE SEI IDONE* ALLO SBIANCAMENTO DENTALE.  Ci sono tante tecniche, diversi tipi di agenti sbiancanti e tante concentrazioni di agente sbiancante, che troverai quella che fa al caso tuo. Anche se soffri di ipersensibilità dentinale, oggi puoi sotto

Sorriso gengivale

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 Sorriso gengivale o gummy smile , è una condizione per la quale, quando si sorride si mostrano più di 2 mm di gengiva superiore. Spesso questa condizione crea disagio psicologico, poichè si configura come inestetismo o sorriso equino. Dipende da diversi fattori: possono essere di natura geneticamente determinata, in alcuni casi indotti da farmaci o dovuti ad una malocclusione oppure alla perdita di volume del labbro superiore. A seconda della causa, esistono diversi tipi di approcci correttivi: - ortodonzia -chirurgia parodontale -filler labiale. Chiedimi tutto ciò che desideri per scoprire quale di queste terapie fa più al caso tuo.

La concussione dentale

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Nei bambini molto piccoli i traumi dentali da incidenti domestici o al parco sono estremamente frequenti. Nei casi peggiori si accompagnano a traumi dentali importanti (vedi articolo precedente sull'argomento). Se siamo particolarmente fortunati, il trauma si limita alla concussione, ossia alla lesione della struttura di supporto del dente che si manifesta immediatamente con fastidio da parte del bambino e sanguinamento gengivale. Questa situazione può accompagnarsi a lesioni più importanti quindi è sempre opportuno richiedere una visita odontoiatrica per scongiurare il rischio di dilacerazione a carico del dente permanente corrispondente, frattura dentale, lussazione intrusiva o estrusiva, lacerazioni mucose con migrazione di materiale dentario all'interno della ferita etc... Escluse tutte queste eventualità ed eseguita pertanto la diagnosi di concussione dentale, la terapia è sintomatica nella stragrande maggioranza dei casi: terapia del freddo, dieta semiliquida per qualche